Il Tè Matcha non può mancare nella collezione dei veri amanti del tè verde. Ricco di nutrienti e dotato di un gusto definito umami, è una delle bevande più apprezzate in tutto il mondo. Attenzione però a non considerarlo una moda del momento e a non ritenerlo un prodotto tipico della terra nipponica.
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e, nonostante sia classificato come un tè verde giapponese, in realtà il Matcha ha avuto origine in Cina.
Secondo le ipotesi più accreditate, questa preziosa polvere verde è nata intorno al 600 d.C. In un primo momento questo tè veniva cotto a vapore ed essiccato in piccoli panetti. I monaci zen, durante la dinastia Tang, decisero di macinare tali panetti per ottenere una polvere finissima, in grado di sciogliersi completamente nell’acqua calda. Sono sempre i monaci a portare questo prezioso “oro verde” in Giappone.
Pare infatti che nel 1180 d.C., il monaco Eisay Myoan, nel corso di un viaggio in Cina per apprendere la meditazione buddhista, scoprì il matcha e le sue numerose virtù benefiche. Sorso dopo sorso capì che quella bevanda aveva il potere di mantenere la mente vigile e attenta durante la meditazione senza per questo agitare il sistema nervoso.
Myoan portò in Giappone una manciata di semi della pianta del tè che da quel momento divenne una delle più diffuse e apprezzate della nazione nipponica.
Il Tè Matcha deriva, come qualsiasi tè, dalla Camelia Sinensis le cui foglie vengono raccolte quando l’arbusto raggiunge un metro e mezzo d’altezza. Il processo di produzione varia in base al tipo di prodotto che si vuole ottenere.
Le piante destinate al Tè Matcha sono coltivate in penombra perché l’assenza della fotosintesi aumenta il contenuto in L-teanina e accentua il gusto così particolare di questa bevanda. Le foglie, private della luce del sole, si allungano e sviluppano una colorazione extra brillante.
All’inizio della primavera vengono raccolte manualmente e vaporizzate per bloccare l’ossidazione. Dopo l’essiccazione in due fasi, le foglie subiscono un’ulteriore cernita per eliminare gli esemplari imperfetti o troppo coriacei.
A questo punto il tè è pronto per l’ultima fase ovvero la macinazione con macine di granito che deve avvenire con estrema lentezza in una stanza buia e fresca. Il risultato è una polvere meravigliosa, dotata di un profumo soave e di una consistenza quasi impalpabile.
Il Tè Matcha è un vero e proprio concentrato di sostanze nutritive, basti pensare che un solo grammo di polvere contiene un’elevata quantità di proteine, vitamine del gruppo B ma anche la vitamina A, C, E, K oltre a un discreto quantitativo di ferro, calcio e non solo.
Questa polvere finissima è ricca di L-teanina, polifenoli, flavonoidi, clorofilla e catechine EGCG. Ma quali sono le sue proprietà benefiche? Vediamole nel dettaglio:
Il Tè Matcha è un concentrato di sostanze antiossidanti che stimolano le naturali difese dell’organismo, stabilizzando i radicali liberi che possono esercitare un’azione dannosa sulle cellule.
L’elevato contenuto in catechine EGCG regala alla bevanda un importante effetto antibatterico e antivirale in quanto impedisce ai batteri di aggredire le cellule del nostro corpo.
Il Matcha è un’importante fonte di energia a lungo termine. L’elevato contenuto in L-teanina aumenta l’energia e la concentrazione, rafforzando la funzione cognitiva e migliorando le prestazioni mnemoniche.
Infine, due tazze di Tè Matcha al giorno aiuterebbero a combattere la sensazione di fame. Questa proprietà, unita alla capacità di depurare e stimolare la diuresi, può coadiuvare la perdita di peso.
La preparazione del Tè Matcha è un vero e proprio rituale che necessita di tempo, passione ma anche degli utensili giusti. Il primo step per preparare un’ottima bevanda è la scelta della materia prima.
Attenzione alle qualità di tè troppo economiche! La varietà più pregiata è la cerimoniale di primo grado, la più costosa ma anche quella più ricca di profumi e sapori.
In commercio però è possibile reperire anche il Matcha di grado Premium e il cosiddetto “culinary grade”.
Per preparare un ottimo Matcha occorre utilizzare la chawan, la classica tazza da tè giapponese che dovrà essere perfettamente pulita, asciutta ma soprattutto calda. Ricordiamo che questo tè si presenta sotto forma di una polvere finissima per cui sarà necessario prelevare la quantità indicata con l’apposito dosatore ovvero la paletta in legno chiamata chashaku. Occorre calcolare un cucchiaino per un tè leggero e due per uno più forte.
Dopo aver versato l’acqua calda ma non bollente sulla polvere, inizia la preparazione vera e propria. Con il chasen, la tradizionale frusta in legno, occorre disegnare nel liquido una sorta di W, un movimento che permette all’aria di entrare e creare la classica schiuma con cui si presenta la bevanda.
Il Tè Matcha non necessita di altre aggiunte o dolcificanti: per una pausa davvero speciale, deve essere bevuto caldo e al naturale!
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