La camomilla è una pianta dalle mille virtù, dotata di una storia affascinante e a tratti misteriosa. Profumata e rilassante, era utilizzata dalle nobildonne egiziane per donare turgore alla pelle del viso. La preparazione somigliava a una moderna maschera: i petali venivano schiacciati con cura ed applicati sul viso per qualche minuto. Usata come unguento, infuso, crema o incenso, era il rimedio d’elezione per abbassare la febbre, combattere il raffreddore, lenire la cute infiammata e non solo.
La camomilla era una pianta presente in molti riti propiziatori in quanto era ritenuta un vero e proprio portafortuna: lavarsi le mani con un infuso a base di petali o portare un fiore nel taschino erano considerati dei potenti talismani! Queste credenze non devono stupire: i popoli antichi infatti, attenti osservatori della natura, avevano notato che la camomilla, piantata accanto ad alberi in cattivo stato di salute, riusciva a risanarli. Anche i Greci e i Romani utilizzavano la camomilla, come testimoniato da Ippocrate e dal naturalista Plinio.
Gli inglesi ne apprezzavano particolarmente il profumo tanto che in epoca Tudor la camomilla veniva piantata in tutti i prati: mentre le donne passavano e toccavano i petali con le loro gonne pesanti, i graziosi fiori simili a margherite sprigionavano il loro delicato aroma.
La camomilla appartiene al genere delle Compositae. Le varietà più utilizzate sono la Camomilla comune o tedesca (Matricaria Recutita), la più potente, e la Anthemis nobilis o Camomilla romana. Originaria dell’Asia sudorientale, solitamente non supera i 50 centimetri di altezza ed è caratterizzata da piccole foglie leggermente segmentate e da fiori bianchi con il classico interno a tubo giallo. Schiacciate tra le mani, le infiorescenze emanano un profumo aromatico intenso con leggere note mielate.
La camomilla, sia tedesca che romana, contiene un mix di sostanze sia lipofile che idrofile. Nel primo gruppo i più importanti composti chimici sono i terpeni, il bisabololo e le cumarine mentre nel secondo gli acidi fenolici, i flavonoidi, le cumarine glicosilate ma soprattutto l’apigenina. Grazie a queste sostanze, la camomilla:
La camomilla inoltre viene impiegata come ingrediente cosmetico in preparazioni come shampoo, creme, lozioni e detergenti. Utilizzata regolarmente a ogni lavaggio di capelli, aiuta a schiarire la capigliatura di qualche tono. Nella skincare quotidiana, riduce le borse sotto gli occhi, cancella le imperfezioni cutanee, lenisce i rossori e illumina le pelli spente.
Le mille virtù della camomilla
Grazie alle virtù lenitive e calmanti, la camomilla favorisce il sonno e non solo. Assunta nelle ore diurne aiuta ad alleviare l’ansia e ogni forma di nervosismo. Questa proprietà la rende un rimedio ideale per combattere mal di testa ed emicranie, soprattutto se dovuti a stress e fatica.
Consumata dopo i pasti, risolve le turbe digestive, aiuta a eliminare il gonfiore, il mal di stomaco, le piccole coliche ma anche l’acidità gastrica tipica del reflusso gastroesofageo. Le proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche la rendono un rimedio d’elezione in caso di dolori mestruali ma anche durante la menopausa, per contrastare disturbi come palpitazioni e vampate.
Secondo recenti studi, la camomilla potrebbe svolgere anche una blanda azione come stimolante del sistema immunitario. È indicata in caso di mal di gola e raffreddore e può essere applicata con un batuffolo di cotone sulle ferite, le punture di insetti, sugli eczemi e le piccole irritazioni.
Generalmente priva di effetti collaterali, la camomilla può generare una reazione allergica nei soggetti sensibili ai lattoni sesquiterpenici. In gravidanza se ne raccomanda un uso occasionale. Se assunta in dosi eccessive, può provocare nausea, agitazione e diarrea.
Modalità di impiego della camomilla
La camomilla non contiene né teina e caffeina, è un rimedio perfetto quindi da somministrare ai bambini. Disponibile in tinture, oli essenziali e altri preparati galenici, è tradizionalmente assunta sotto forma di tisana.
Preparare un buon infuso è semplice, tutto quello che dobbiamo fare è scaldare l’acqua e portarla a una temperatura compresa tra 85° e 90°C. Uniamo la camomilla sfusa o in bustine, attendiamo 5 minuti, dolcifichiamo a piacere e serviamo con una fettina di limone. Per sfruttare i benefici della camomilla, è possibile consumarne fino a 3 tazze al giorno.
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